Sconti in fattura, bonus statali, agevolazioni fiscali… Da diverso tempo siamo abituati alla formula degli incentivi a cui possiamo affidarci per affrontare le varie spese. Tra questi troviamo una modalità molto interessante: lo sconto in fattura ecobonus, ma in cosa consiste, e come possiamo fare per ottenerlo?
Oggi scopriremo tutte queste cose nell’articolo di Punto IT, continuate a leggere.
Ecobonus, in cosa consiste lo sconto in fattura
Si tratta di una novità voluta dal Decreto Rilancio per sistemare e approfondire la Legge di Bilancio 2020 nella parte relativa all’ecobonus. Si tratta quindi di un bonus fiscale che consente di detrarre dall’Irpef (persone fisiche) e dall’Ires (società, imprese) una parte consistente (il 50 o il 65% a seconda dell’intervento) delle spese destinate ad aumentare l’efficienza energetica degli edifici. Con questa pratica il rimborso previsto viene dilatato dai 5 ai 10 anni.
Lo sconto sarà applicato direttamente sulla fattura del fornitore invece che per la detrazione fiscale sull’Irpef. Entrando nel lato pratico, l’azienda effettua l’intervento e si fa carico di anticipare al cliente, in una volta sola. a somma detraibile dalle imposte e necessaria per coprire le spese dell’intervento edile programmato.
Lo sconto potrà esser usato per le ristrutturazioni edilizie, l’efficientamento energetico, i lavori antisismici, il recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna. Ma riguarda anche l’installazione di impianti solari fotovoltaici e l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
Chi può ottenere questo finanziamento?
Lo sconto in fattura potrà essere richiesto solo dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni.
A differenza del vecchio provvedimento questo estende le categorie che possono beneficiare dello sconto in fattura oltre che i privati alla prima casa anche i condomini e le seconde case.